DOUGLAS LUIZ ALLA JUVENTUS, ECCO IL VERO MOTIVO DELLA CESSIONE DELL'ASTON VILLA

L’affare Douglas Luiz è stato di certo uno dei più interessanti di tutta la sessione estiva di calciomercato. La Juventus se lo è assicurato dall’Aston Villa per circa 50 milioni ma inserendo due giocatori – Barrenechea e Iling Jr. – che hanno fatto scende l’investimento “reale” a 28 milioni, un esborso minimo per uno dei migliori centrocampisti della Premier League, nel giro anche del Brasile. L’impatto del colpo finora è stato minimo per entrambi i club: il tuttocampista brasiliano non è ancora stato schierato titolare da Thiago Motta ma si è ritagliato solo qualche scampolo di match, mentre a Birmingham hanno deciso che le due contropartite fossero ancora acerbe e le hanno spedite a farsi le ossa a Valencia e Bologna.

IL MOTIVO - Resta dunque un dubbio: per quale motivo i Villans hanno deciso di liberarsi di un loro pilastro proprio dopo la migliore stagione degli ultimi anni, quella che ha riportato la squadra di Emery in Champions League, e dunque prima di un’annata importante per il club? Come di consueto, a bocce del mercato ferme, le indiscrezioni e le ricostruzioni mettono luce su quanto successo nei tre mesi estivi. E dall’Inghilterra, come scrivono Mirror ed Express, arriva la spiegazione dell’affare Douglas Luiz-Juventus dal punto di vista dell’Aston Villa.

PENALIZZAZIONE - Come ormai prassi da qualche anno, la Premier League si è dotata di una regola che controlli le spese del club e metta in ordine i bilanci delle spendaccione protagoniste del campionato più ricco d’Europa. Insomma Arsenal, Chelsea, Manchester City e tutte le altre devono sottostare al Profitability and Sustainability Rules (PSR). Se non lo fanno rischiano delle penalità. È questo il caso proprio dell’Aston Villa che, non avesse venduto il centrocampista ai bianconeri, sarebbe incappato in una penalizzazione di 10 punti da scontare in questa Premier League. Per non violare il PSR, un club non può avere perdite superiori ai 105 milioni di sterline nell’ultimo triennio, infrazione questa che l’Aston Villa rischiava di commettere alla fine della stagione 2023/24. Ecco perché, nell’ultimo giorno disponibile dell’annata calcistica, il 30 giugno 2024, è arrivata la cessione di Douglas Luiz.

LA SPIEGAZIONE - A spiegare la complicata situazione del club è stato il direttore delle operazioni calcistiche, Damian Vidagany. "Alla fine della stagione dovevamo vendere giocatori per evitare di violare il PSR. Se quello dal 20 maggio al 30 giugno è normalmente un periodo festivo nel calcio, non lo era per noi. Dovevamo trovare una soluzione ad un problema del passato, negli ultimi anni ci eravamo riusciti grazie alla vendita di Jack Grealish. Una volta finita la stagione, c’è stato un momento in cui tutti hanno festeggiato la Champions League mentre io e Monchi stavamo pensando già a come non rovinare questo bellissimo anno con la penalizzazione. Era come ci fosse una bomba e un conto alla rovescia e noi eravamo lì a dover tagliare il cavo. Abbiamo risolto la cosa all’ultimo secondo”, ha detto. Serviva quindi vendere assolutamente una stella di quella squadra per assicurarsi che le perdite del Villa nei tre anni precedenti non superassero i 105 milioni di sterline. Tre i papabili: Konsa, Bailey e Luiz. La scelta è caduta su quest’ultimo e, per di più, su Diaby, ceduto a 60 milioni all’Al-Ittihad. “Avevamo una sfida: risolvere il problema e costruire la migliore squadra possibile per la prossima stagione”, ha chiosato Vidagany.

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