I DUBBI DI SZCZESNY: LA PORTA DELLA JUVENTUS TRA PERIN, CARNESECCHI E DI GREGORIO

TORINO — La distanza tra la Juventus e Wojciech Szczesny sul rinnovo di contratto apre nuovi scenari per la porta bianconera e per il futuro del polacco. Con il contratto in scadenza nel 2025, il club è di fronte a un bivio: prolungare l’accordo spalmando lo stipendio da quasi 7 milioni di euro in due anni o separarsi in questo mercato estivo, per non vivere l’ultima stagione in scadenza. Un dilemma che coinvolge non soltanto la porta, ma anche lo spogliatoio: Szczesny è sempre più centrale nelle dinamiche del gruppo, oltre che provvidenziale tra i pali. Tuttavia, il suo rifiuto a spalmare l’ingaggio è uno scoglio duro da superare: fisiologico che la Juventus stia iniziando a guardarsi intorno, dalla possibile promozione di Mattia Perin ai giovani Marco Carnesecchi (Atalanta) e Michele Di Gregorio (Monza). Se non sarà polacca, la porta bianconera potrebbe ritornare italiana.

Szczesny, la trattativa per il rinnovo

La distanza tra le parti è data principalmente dal rifiuto di Szczesny a prolungare per un altro anno il contratto: la proposta della Juventus prevede un biennale da 4 milioni di euro all’anno, che andrebbe a coprire e anche a superare i 7 milioni previsti dall’ultimo anno di accordo sottoscritto tra le parti. Un’offerta che non ha scaldato il cuore del polacco, che ha sempre mostrato attaccamento al mondo bianconero, trasformandolo in estremo difensore non soltanto in campo ma anche fuori: a 34 anni il portiere nato a Varsavia sa che questi sono gli ultimi anni e che già al termine dell’Europeo in programma quest’estate lascerà la Polonia, liberando un posto in nazionale. Le offerte non mancano e anche se la sua opzione principale è restare alla Continassa, magari accompagnando il nuovo titolare come fece Buffon con lui, i suoi desideri si scontrano con l’interesse personale, la consapevolezza di dover raccogliere quanto più possibile prima di lasciare il calcio. Affidabile, integro fisicamente, Szczesny rappresenta una scelta spendibile per diversi club di alta fascia: dalla Premier League alla Bundesliga è difficile trovarne di così affidabili. Di contro le alternative per la Juventus non mancano di certo.

Perin e la possibile promozione

Una delle possibili soluzioni al dilemma portiere, la Juventus ce l’ha già in casa. Perin ha sempre sognato di cogliere l’opportunità diventando il titolare della porta bianconera: l’ha dimostrato sia in campo, rispondendo sempre con grandi prestazioni ogni volta che è stato chiamato in causa, sia fuori, restando alla Juventus nonostante gli spazi per lui, in questa stagione, si sarebbero limitati al percorso in Coppa Italia. Che, per sua fortuna, è arrivato alla finale e, per certi versi, anche per merito suo: se le partite con Salernitana e Frosinone sono state agevoli, contro la Lazio ha compiuto interventi decisivi. Troppo poco, però, per ritenersi soddisfatto dalla stagione, con 4 presenze in coppa e 2 soltanto in campionato, quando un infortunio aveva fermato Szczesny. Allegri ha sempre elogiato la sua professionalità, la sua importanza per il gruppo, mettendone in evidenza il ruolo centrale e il dispiacere nel non potergli concedere più minuti: il portiere non si cambia con leggerezza, le gerarchie sono la miglior garanzia di continuità.

Carnesecchi o Di Gregorio nel futuro?

A 31 anni potrebbe quindi arrivare la prima occasione per Perin, anche se i profili che sta sondando la Juventus sono di altissimo livello, da affiancare magari allo stesso Perin. Il primo è Carnesecchi, il classe 2000 dell’Atalanta, un sogno coltivato a lungo dai bianconeri e che quest’estate potrebbe diventare realtà. Dopo aver impressionato tutti per le sue doti, quest’anno ha aggiunto anche la continuità risultando decisivo per lo strepitoso cammino dell’Atalanta, Europa League esclusa. Carnesecchi ha da poco cambiato agente, affidandosi all’agenzia di Lucci, un segnale che molti hanno interpretato come la volontà di cambiare aria: tuttavia l’ostacolo più grande è la valutazione che l’Atalanta fa del calciatore. Se un anno fa si aggirava intorno ai 15 milioni, oggi è lievitata ulteriormente e sarebbe arrivata a 40 milioni di euro. Diverso il prezzo fissato da Adriano Galliani e dal Monza per Di Gregorio, altro portiere italiano in evidenza in questa stagione: scuola Inter, giovane ma non come Carnesecchi (classe 1997), è al centro da tempo di lunghe chiacchierate tra Giuntoli e Galliani, vista la necessità della Juve di trovare un’alternativa a Szczesny e di non farsi trovare impreparata in caso di addio. Estroso ed esuberante, ha solide basi tecniche e si è distinto quest’anno parando due rigori, uno dei quali a Vlahovic nella vittoria dei bianconeri per 1-2 a Monza. I 20 milioni chiesti dai brianzoli sono una cifra decisamente più abbordabile, anche se bisognerà valutare il suo rendimento indossando una maglia pesante come quella della Juventus, specialmente con i tanti impegni che caratterizzeranno la prossima stagione. Non sarà semplice sostituire Szczesny, che ha sempre dimostrato di avere la forza per sopportare il peso e la responsabilità di essere il portiere della Juve. Proprio per questo la scelta del suo sostituto, mentre si continua a trattare, sarà un passaggio chiave per i prossimi anni, per il nuovo ciclo bianconero: il casting è iniziato da tempo, per il responso bisognerà attendere ancora qualche settimana.

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