VALENTINO ROSSI SU MARQUEZ: «NESSUNO SPORCO COME LUI, VERGOGNOSO QUANTO SUCCESSO IN MALESIA NEL 2015»

Quel Gran Premio della Malesia nel 2015 resterà per sempre nella mente di Valentino Rossi e ancora oggi, a distanza di 9 anni la ferita è ancora aperta. In quel Gp, a Sepang, Rossi ha dovuto fare i conti con una serie di scorrettezze da parte dell'allora rivale Marc Marquez. In seguito all'ennesimo contatto tra i due e alla caduta dello spagnolo, Valentino è stato costretto a partire in ultima posizione nell'ultima gara a Valencia, perdendo di fatto la possibilità di vincere il decimo mondiale della sua carriera.

Le parole di Rossi contro Marquez

Rossi arrivava in Malesia con 11 punti di vantaggio su Lorenzo e nella conferenza pre-gara aveva attaccato Marquez, alla luce di alcune scorrettezze che avevano insospettito il pilota italiano. Rossi aveva, quindi, accusato lo spagnolo di favorire il connazionale: «Gli ho dato contro perché volevo dire davanti a tutti ciò che stava facendo. Magari avrebbe lasciato perdere. Anche perché lui non c’entrava più niente, il Mondiale era un affare tra me e Lorenzo. Se non c’entri nulla, non devi rompere i co***oni agli altri. Invece lui a Sepang mi ha danneggiato e dato fastidio per tutta la gara».

Valentino Rossi è tornato a pungere Marc Marquez proprio nei giorni in cui lo spagnolo si sta godendo il ritorno alla vittoria in MotoGP con le vittorie ad Aragon e a Misano. L’italiano ha parlato al podcast "Mig Babol", condotto dall’amico Andrea Migno, per ricordare quanto accaduto nel 2015 con l’attuale pilota Gresini. Valentino l'ha definita «la cosa più brutta capitata in carriera».

«Ho saputo che loro, soprattutto Alzamora (all’epoca manager di Marquez, ndr.), dicevano nel paddock: ‘Non vinceremo il titolo, ma non ci riuscirà nemmeno lui’. L’ho saputo da miei conoscenti dopo averlo sentito da amici spagnoli. Mi hanno spiegato di stare attento alle ultime gare. Non era mai successo che un pilota gareggiasse per far vincere un altro pilota. Marquez non era mio compagno e neppure di Lorenzo, eppure ha corso solo per non farmi vincere». Riguardo all'incidente in Malesia ha detto: «Non volevo buttarlo giù. Dopo la gara sono stato chiamato in Direzione Gara insieme a lui e il suo manager Alzamora ha iniziato a insultarmi. C’è stato un mezzo tafferuglio. Alla fine mi hanno comunicato che a Valencia sarei partito ultimo, fatto inedito nella MotoGP. Se avessi ricevuto un ride through a Sepang, sarei passato da terzo a quinto. Era la scelta migliore se davvero pensavano che avessi provocato la caduta di proposito. Invece si sono inventati la partenza dall’ultimo posto a Valencia. Mi hanno tagliato le gambe, facendomi perdere il Mondiale».

Rossi ricorda anche un dettaglio per nulla irrilevante nello storytelling di quanto accaduto: «Dopo il verdetto, Marc ha guardato Alzamora con un sorrisetto compiaciuto, come per sottolineare che avevano raggiunto il loro obiettivo, farmi perdere il Mondiale». Poi Valentino ha aggiunto sullo spagnolo: «È fortissimo, talentuoso e anche molto aggressivo, ma nel 2015 ha superato il limite. Puoi essere cattivo, sportivamente parlando, ma nessuno è mai stato così sporco come lui» ha concluso. 

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