A GENOVA NON BASTA UN BUON SECONDO TEMPO. SI è SPENTO SUBITO IL DESIDERIO PLAY-OFF

SAMPDORIA

1

REGGIANA

0

SAMPDORIA (3-4-2-1): Stankovic; Piccini, Ghilardi, Gonzalez; Depaoli, Yepes (35’st Ricci), Darboe (22’st Benedetti), Giordano; Esposito, Borini (35’st Kasami); De Luca (22’st Pedrola, 43’st Stojanovic). A disp.: Ravaglia, Askildsen, Verre, Conti, Alvarez, Ferrari, Leoni. All.: Pirlo

REGGIANA (3-4-2-1): Bardi; Libutti, Rozzio (25’st Szyminski), Marcandalli; Fiamozzi (31’st Pettinari), Bianco, Kabashi, Pieragnolo (20’st Pajac); Portanova (20’st Varela), Melegoni (1’st Vergara); Gondo. A disp.: Satalino, Cigarini, Vido, Reinhart, Okwonkwo, Romagna, Antiste. All.: Nesta

Arbitro: Massimi di Termoli (Rossi di Biella e Cavallina di Parma; IV ufficiale Gianquinto di Parma; Var Nasca di Bari; Avar Bonacina di Bergamo)

Marcatore: Esposito al 16’pt.

Note: spettatori 27.086, di cui 1157 nel settore dei reggiani. Ammoniti: Gonzalez, Rozzio, Gondo, Bianco, Libutti. Depaoli, Pajac e Szyminski. Espulso mister Nesta per proteste dopo il triplice fischio. Angoli: 4-1. Recuperi: 2’e 6’ .

Nemmeno il tempo di prendere forma che il sogno playoff (dopo la salvezza raggiunta) è già svanito: nel roboante e colorato "Ferraris" blucerchiato la Reggiana ha perso l’ultima trasferta stagionale, ed è ufficiale che chiuderà la stagione venerdì col derby col Parma (e in una posizione tra la 9ª e la 14ª).

Non è bastato un buon secondo tempo per i granata, che sono usciti alla distanza ma senza calciare in porta. Successo meritato per la Sampdoria di Andrea Pirlo, che ha conquistato un posto nei playoff.

Decibel incalcolabili ieri a "Marassi": la Samp ha registrato il suo record stagionale di spettatori in gare interne, ben 27mila.

Di questi, 1157 erano reggiani. La rivalità tra le due tifoserie (ricordiamo l’amicizia tra i supporters di Reggiana e Genoa e quella tra Parma e Sampdoria) ha dato vita ad un continuo botta e risposta tra sfottò e canti.

Struggente, emozionante e a tratti surreale il clima negli attimi che hanno preceduto il fischio d’inizio: lo stadio ha accolto Sven-Göran Eriksson (sta lottando contro una gravissima malattia), ex allenatore (tra le altre) della Sampdoria che conquistò nel 1994 la Coppa Italia. La bolgia blucerchiata ha caricato la squadra, che giocava (parole di Pirlo alla vigilia) una vera e propria finale. Di fronte non c’era il granata, ma il "blanco": lo scriviamo in spagnolo perché la Reggiana ha indossato di nuovo, come è stato nel derby col Modena, la divisa bianca, ma stavolta per omaggiare il reggiano Carlo Ancelotti, che sabato ha vinto la Liga col suo Real Madrid.

Per quanto riguarda la trama della gara, la sterzata è arrivata al quindicesimo minuto: Rozzio stende Darboe, giallo (il capitano salterà il derby perché era diffidato, così come Gondo), e nella punizione Esposito è implacabile. Uno a zero: è il gol partita.

La reazione blanca-granata arriva nella ripresa: si gioca tanto nella metà campo locale anche grazie al subentro di Vergara, in campo dopo 232 giorni, ma non arrivano tiri in porta.

Nel finale molto nervosismo, con Nesta espulso e, per la prima volta da quando è a Reggio, letteralmente furioso: non ha gradito la gestione del recupero da parte dell’arbitro.

Ora il Parma, poi il futuro.

2024-05-06T09:22:51Z dg43tfdfdgfd