ATALANTA, IL CAPOLAVORO DEL MAESTRO GASP. E ADESSO DUE FINALI IN SETTE GIORNI

Bergamo, 9 maggio 2024 – L’Atalanta vola a Dublino dopo aver travolto 3-0 il Marsiglia con le reti di Lookman, Ruggeri e Toure. La finale irlandese del 22 maggio, contro il Bayer Leverkusen, era il mantra ripetuto ad alta voce dai tifosi atalantini, e a bassa voce dalla squadra e della società nerazzurra, fin da agosto.

Road to Dublin non era un modo di dire, ma un obiettivo concreto.

Uno dei tre obiettivi con la finale di Coppa Italia e la qualificazione alla prossima Champions. La Dea li sta centrando tutti. In questo maggio da ricordare per Bergamo e la tifoseria orobica la squadra di Gasperini giocherà le due finali e si giocherà la volata per la Champions nel decisivo match di domenica contro la Roma sempre al Gewiss.

Decisivo perché in caso di vittoria dei nerazzurri la corsa per il quinto posto sarebbe di fatto chiusa anticipatamente avendo poi la Dea, che andrebbe a più tre con il confronto diretto favorevole, anche una partita da recuperare contro la Fiorentina. E il quarto posto del Bologna è lontano solo quattro punti.

La corsa su tre fronti, unica italiana a riuscirci, da dicembre era apparsa possibile, concreta: la Dea da dicembre aveva cambiato passo, vincendo praticamente sempre, grazie al lavoro del maestro Gasperini che aveva plasmato e forgiato alcuni giocatori fuori dai radar, come Holm e Miranchuk, allungando così le rotazioni, e grazie all’importante operazione di mercato conclusa ai primi di gennaio dalla dirigenza per portare Hien dal Verona e rinforzare la difesa orfana dei veterani Toloi e Palomino.

Da dicembre in poi la Dea non ha quasi più perso, cadendo solo con Inter, Bologna e Cagliari in campionato, scivolando a Firenze nella gara d’andata della semifinale di Coppa Italia, per 1-0 ma rimediando con il 4-1 del ritorno.

Una marcia trionfale, un crescendo, fino all’apoteosi del successo 3-0 a Liverpool, che ha reso in discesa la strada verso Dublino, mettendo le ali anche sugli altri due fronti.

Atalanta senza limiti, con quattro attaccanti da 55 gol stagionali a turno protagonisti da finalizzatori o da suggeritori, con una difesa che prende pochissimi gol, con una panchina profondissima: Gasperini sul 2-0 ha potuto persino permettersi di far rifiatare nella mezz’ora finale Ederson, Scamacca e De Ketelaere, potendo attingere dalla qualità di una panchina profondissima con i vari Scalvini, Miranchuk e Pasalic, facendo quasi turnover in vista della Roma.

Capolavoro della squadra, di Gasperini, della società americano-bergamasca, con Pagliuca e i Percassi in tribuna insieme a godersi la vittoria e la festa nerazzurra.

Ma il bello deve ancora venire perché ora la Dea sogna un ‘double’ clamoroso, due coppe in una settimana, due feste a Roma e Dublino, senza dimenticare il quinto posto in campionato a completare una sorta di mini-triplete.

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