BALOTELLI è SENZA SQUADRA, A 34 ANNI SI ALLENA DA SOLO IN UN CAMPO DI PERIFERIA IN ATTESA DI UN INGAGGIO

Mario Balotelli, a inizio settembre e a mercato concluso, è ancora senza squadra. Ha da poco compiuto 34 anni, resta l’ultimo italiano ad aver segnato in un Mondiale (nel 2014, all’Inghilterra), ma la sua «disoccupazione» sembra non fare notizia. In fondo, è proprio questa la novità: vederlo ai margini del grande calcio, addirittura costretto ad allenarsi da solo a Castegnato, in un campo di periferia della sua Brescia, non sorprende più. 

La novità però sembra in realtà esserci: tra il prato verde della squadra che il prossimo anno giocherà in Eccellenza e la palestra di Equipe Training Lab, sotto la guida del preparatore Stefano Mazzoldi (ex calciatore dilettante e ex bancario: lasciò il posto fisso per investire nella sua passione), sta macinando ore di allenamenti da un mese e mezzo.

Sembra di rivedere il Roberto Baggio dell’anno 2000, quando arrivò il Brescia di Corioni e Mazzone a toglierlo dal campetto di Caldogno nel quale, come raccontò a Carletto, «dribblo il mio preparatore e poi davanti a me ho il deserto». Il Divin Codino sposò le rondinelle a metà settembre, per Mario il tempo è scaduto solo formalmente: è vero che il mercato è terminato il 30 agosto, ma i giocatori senza contratto come lui hanno modo e tempo di accasarsi ovunque a parametro zero, con il club deciso a dare una chance (l’ultima) a Balotelli che avrebbe così «solo» da sborsare l’ingaggio. 

Stavolta non potrà essere il Brescia a tendergli una mano, lo fece nel 2019 e si scottarono entrambi: l’attaccante e il presidente Cellino, retrocesso in B, che dopo il lockdown ruppe con quello che fu un sogno di mezza estate. Si parla di qualche abboccamento con gli Stati Uniti, ma la verità è che Mario vorrebbe tornare in Italia dopo le stagioni altalenanti in Turchia (due buone annate all’Adana, con 26 gol in 51 partite) e in Svizzera (a Sion fu un flop nel 2022-23, concluso con una retrocessione). 

Se avesse voluto, una squadra all’estero l’avrebbe già trovata da tempo: non è arrivata la telefonata giusta. Balotelli, in questo momento, si sta allenando da professionista ma fa tutto da solo in compagnia di Mazzoldi, che ha rinunciato alle ferie per iniziare un percorso che possa consentire al suo assistito di essere quasi pronto quando firmerà per un club. 

A lui si aggregano alcuni giocatori dilettanti rimasti senza squadra, il fratello Enock è sempre al suo fianco ma è stato acquistato dal Ciliverghe, in Serie D, e domenica inizierà il campionato dopo aver già segnato in Coppa Italia. In porta, a provare a fermare le sue fucilate da fuori area (il tiro resta il punto di forza di Super Mario, che sui social spesso mostra i video di alcune sue perle finite nel «sette»), c’è spesso un portiere amatoriale che al mattino ha il tempo per mettersi i guantoni e provare a sfidare l’ex centravanti della nazionale

Balotelli si allena quasi due ore al giorno, tra campo (due-tre giorni alla settimana) e palestra (dove sta iniziando a caricare) a Castegnato: non c’è traccia di qualche chilo in eccesso, come in passato, Mario su Instagram pubblica i video in cui calcia a torso nudo sotto il sole, suda sul bilanciere, e pare non esserci inganno. Chi lo conosce, spiega che questa estate abbia capito di dover lavorare duro per ritrovare se stesso, a 34 anni compiuti. Lui si sente pronto, ora però resta l’ostacolo più alto: deve farlo capire anche agli altri, per trasformare gli esercizi di abilità in gol veri. Il suo mestiere vero, da sempre, a patto che qualcuno decida di (ri)metterlo alla prova.

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