"CONFLITTO FEMORO-ACETABOLARE": COS'è IL PROBLEMA ALL’ANCA DI SINNER

Un po' di giustificata preoccupazione ma nessun allarme: il ritiro dagli Atp di Madrid di Jannik Sinner è stato deciso a scopo precauzionale per evitare che il dolore all'anca potesse acuirsi e non permettergli di essere al top della condizione atletica per i prossimi Internazionali di Roma e nel torneo parigino che vale uno Slam, il Roland Garros. Ma quale può essere la problematica di cui soffre il numero due del tennis mondiale? Una risposta ha provato a darla a Fanpage il prof. Nicola Santori, medico chirurgo e membro del comitato direttivo della Società Italiana dell'Anca oltre a far parte della European Hip Society e responsabile della Faculty di Artroscopia dell'Anca della Società Italiana di Artroscopia (Sia).

La problematica all'anca

L'ipotesi che ha formulato il prof. Santori deriva dall'osservazione di quanto già accaduto nel mondo del tennis e dalle problematiche che Sinner si porta già da tempo seppur in maniera meno evidente rispetto agli ultimi tempi (a Montecarlo aveva già avuto alcuni fastidi). "Questo gesto di sofferenza sull'anca non è una novità, già in altri tornei l'avevo visto toccarsi l'inguine. Dovrà fare degli esami per escludere una patologia che interessa frequentemente gli sportivi, quella che chiamiamo ‘conflitto femoro-acetabolare'". Ma cosa significa nello specifico? Si tratta di un problema che arriva nella fase dello sviluppo e accade frequentemente in chi fa sport ad alti livelli e in maniera intensa.

"Di fatto è un'anca che si sviluppa con una forma non perfetta - spiega il chirurgo - Succede che il collo del femore, come per una reazione agli stress eccessivi, si sviluppa con un diametro maggiore del normale. Durante il movimento si va a creare un attrito perché il collo del femore risulta troppo voluminoso per l'acetabolo".

Come influisce il gioco di Sinner

Per dare la maggior spinta possibile alla pallina, soprattutto durante i turni di servizio, l'anca viene sollecitata moltissimo per via delle inevitabili rotazioni: chi ha una conformazione all'anca si espone a un'infiammazione molto frequente. "Il primo sospetto vedendo Sinner, per chi si occupa di chirurgia mininvasiva dell'anca, è che lui possa avere una problematica di questo tipo. Ovviamente è semplicemente un'ipotesi, la mia è una deformazione professionale". Chiaramente, più si gioca e minori sono le possibilità di riposo e recuperare da questo tipo di infortunio, ecco perché la scelta di abbandonare Madrid è stata più che saggia.

Il precedente di Murray

Se questa diagnosi verrà confermata, si potrebbe fare il paragone con quanto accaduto al tennista inglese Andy Murray al quale fu inserita una protesi. "A un certo punto della sua carriera si è trovato con un'anca che presentava un conflitto femoro-acetabolare. Un problema serio, che hanno cercato di risolvere con un'artroscopia, con l'obiettivo di rimodellare il collo del femore. Però è dovuto andare incontro a un intervento di protesi". Le situazioni, però, sono ben diverse: Murray fu costretto al ritiro perché intervenne troppo tardi, quando cioé aveva la cartilagine danneggiata a tal punto da non consentirgli di giocare ad alti livelli. Viceversa, "se l'atleta ha sui 20-22 anni correggi in artroscopia questa anomalia e l'anca torna come nuova".

Ciò non significa che Sinner dovrà necessariamente essere destinato a operarsi, ecco perché il prof. Santori si limita a concludere dicendo che si sta "andando per speculazioni" anche se il tipo di storia sportiva dell'azzurro, "cioè quella di un ragazzo che ha fatto sport a livello intensivo già da ragazzo, e per il tipo di sintomi che sembra manifestare, potenzialmente potrebbe avere una problematica di questo tipo". Adesso non è più il tempo di aspettare per avere risposte chiare e definitive perché il problema si potrebbe trascinare a lungo fino a quando "ti fermi, poi riparti, poi ti rifermi, poi riparti. Ha fatto bene a fermarsi a Madrid e sono sicuro che è già in buone mani".

La differenza tra superfici

Caso vuole che per le prossime settimane i tornei si svolgeranno sulla terra rossa che facilita chi soffre di problemi all'anca perché i piedi scivolano andando a diminuire le sollecitazioni sulle articolazioni. Discorso opposto per il duro cemento dove "tutto si trasmette dal piede al ginocchio e all'anca. Sulla terra è diverso, le articolazioni sono molto più protette". Infine, il chirurgo ha spiegato perché nel tennis esiste questa problematica: i tornei sono aumentati e il gioco moderno vuole sempre più spinta e velocità. "Sono cambiate anche le dinamiche di movimento: è aumentata la potenza, ora si gioca con più esplosività perché i tennisti caricano il movimento su tutte le articolazioni, e in particolare sull'anca. Solo così riesci a ottenere una velocità di palla come ce l'ha Sinner", conclude.

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