EQUILIBRIO E FISICITà, COME PUò GIOCARE IL NAPOLI DI CONTE CON IL CAMBIO MODULO | GRAFICO

Notizie Napoli calcio. Nelle ultime ore si parla tanto di un possibile cambio di modulo per il Napoli di Antonio Conte, con un ritorno alla difesa a quattro e l'inserimento di un centrocampista in più. Un qualcosa che effettivamente frulla nella mente del tecnico leccese, alla ricerca di altri sistemi di gioco per rendere la sua squadra sempre più imprevedibile. 

Nuovo modulo Napoli

In questo avvio di stagione abbiamo visto un Napoli schierato sempre con il 3-4-2-1, modulo che ha portato a casa tre successi ed una sconfitta. Oltre al risultato, ovviamente, c'è però da analizzare un altro aspetto che sta a cuore a Conte: l'equilibrio nelle due fasi. Quello del Napoli risulta essere il miglior attacco del campionato (9 gol come l'Inter), ma è la fase difensiva che preoccupa di più l'allenatore. Ecco le statistiche registrate dalla difesa azzurra nelle prime 4 giornate:

  • Verona: 9 tiri concessi (4 in porta, 3 gol subiti)
  • Bologna: 8 tiri concessi (2 in porta, 0 gol subiti)
  • Parma: 13 tiri concessi (2 in porta, 1 gol subito)
  • Cagliari: 19 tiri concessi (5 in porta, 0 gol subiti)

Una media di oltre 12 tiri concessi a partita agli avversari. Un numero troppo elevato secondo Conte, che sin dalla presentazione ufficiale ha palesato quale fosse l'obiettivo primario da correggere rispetto alla scorsa stagione: 

"I numeri devono far fare riflessioni, il Napoli ha preso 48 gol e siamo finiti decimi. Il dato che lascia sconcertati sono i 27 gol presi al Maradona, una delle peggiori del campionato. Sicuramente bisogna trovare un equilibrio, non ho mai visto squadre che si qualificano per la Champions con delle difese che prendono tanti gol". 

Cambio modulo Napoli

Proprio per questo, con la settimana tipo a disposizione, Conte sta pensando ad un modulo alternativo al 3-4-2-1 che possa garantire maggiore copertura e fisicità. L'idea è di inserire i centimetri e l'esplosività di McTominay (o di Folorunsho) insieme con la dinamicità di Gilmour, lasciando poi davanti all'estro di Kvaratskhelia ed alla copertura di Lukaku il compito di illuminare la manovra con giocate personali o per gli inserimenti senza palla.

L'idea di partenza potrebbe essere il 4-3-3, ma già a Cagliari si è notato un particolare legato a Lukaku: il belga preferisce due sottopunte vicine e non larghe sugli esterni, così da poter essere più efficace negli scambi ravvicinati nel suo lavoro da centro-boa. Per questo motivo, oltre classico 3-5-2, non è da escludere il passaggio al 4-3-2-1. Con quest'ultima ipotesi sarebbe uno dei due esterni di centrocampo (Mazzocchi o Spinazzola) ad essere sacrificato, a beneficio di McTominay o un altro centrocampista che andrebbe ad occupare il ruolo d mezzala: ruolo perfetto per lo scozzese ex United, abilissimo a giostrare da pendolo tra centrocampo e trequarti per passare così ad un 4-2-3-1 in fase di possesso che consentirebbe anche agli esterni di giocare in ampiezza e non solo in verticale. 

Nella metà campo difensiva, invece, ci sarebbe maggiore copertura degli spazi centrali e meno campo da coprire per Lobotka e Anguissa (al netto di un maggiore dispendio difensivo degli esterni offensivi). In difesa si tornerebbe così con Di Lorenzo terzino, i due centrali Rrahmani e Buongiorno, con Olivera o Spinazzola a contendersi il posto sull'out mancino. Una variazione, qualora dovesse andare in porto, che potrebbe consentire a Conte di mimetizzare il suo Napoli e poter sfruttare più di un'arma anche in base all'avversario di turno. Difficile credere che tale modifica possa essere messa in atto già contro la Juventus, ma magari qualcosa del genere potrà essere provata in Coppa Italia contro il Palermo

Conte ci pensa e punta a migliorare il suo Napoli in ogni minimo dettaglio. La "settimana tipo", è un vantaggio anche per questo...

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