ESONERO FONSECA? AL MILAN TORNA PIOLI? COSA PUò SUCCEDERE

I risultati deludenti delle prime tre uscite di campionato hanno acceso i riflettori sulla gestione tecnica di Paulo Fonseca. I problemi a Milanello sono diversi. Uno su tutti: la difesa dei rossoneri traballa, si è mostrata vulnerabile, ha concesso sei gol contro Torino, Parma e Lazio e rispetto alla scorsa stagione nulla sembra cambiato (in meglio). La pausa per le nazionali arriva in un momento cruciale: ora è tempo di riflettere, cercare soluzioni e mettersi al lavoro.

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Le prestazioni al di sotto delle aspettative e la mancata risoluzione di problemi strutturali hanno messo Fonseca e il suo staff di collaboratori sotto la luce delle più aspre critiche (dei tifosi soprattutto). Nonostante la pressione, il portoghese per ora gode della fiducia di proprietà e dirigenza. Appunto, per ora… La posizione dell'ex Lille verrà valutata attentamente alla ripresa del campionato e dopo le prossime tre sfide all'orizzonte, contro Venezia, Liverpool e Inter. 

 

Il rapporto tra Milan e Stefano Pioli 

In caso di nuove frenate, se il Milan deciderà di seguire la strada dell'esonero, Ibra potrebbe pensare di richiamare a Milanello Stefano Pioli (e condividere l'idea - ovviamente - con Furlani e Cardinale). Seppur oggi remota, è una possibilità da tenere in considerazione. Pioli è tecnicamente ancora legato al Milan da un contratto valido fino al 30 giugno 2025. Il tecnico di Parma e il club rossonero non hanno infatti mai firmato la risoluzione del rapporto professionale, un passaggio che si sarebbe dovuto concretizzare se fossero arrivati nuovi sviluppi nella carriera dell'allenatore. In altre parole: sarebbe stato addio definitivo se Pioli avesse firmato per un nuovo club, ma al momento il tecnico di Parma è ancora senza squadra.

 

Un nuovo volto sulla panchina del Milan? Perché è difficile immaginarlo

Con Pioli formalmente sotto contratto e Fonseca che - comunque andrà - percepirà dal Milan lo stipendio fino al 2027, da un punto di vista economico la situazione in Via Aldo Rossi non è delle migliori. I due contratti pesano a bilancio e limitano le manovre per un eventuale nuovo cambio alla guida tecnica. Difficile immaginare un Milan con tre allenatori sotto contratto, e quindi, vien da pensare che alla fine, nel caso, le strade eventuali sarebbero due: avanti con Fonseca o si torna indietro.

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RedBird, c'è da aggiungere, come tutti i fondi a capo di squadre di calcio, è sempre stato restio a cambiare allenatore in corso d'opera. Cosa succederà allora? Difficile dirlo, ma l'ipotesi - oggi, ripetiamo, remota - di rivedere Stefano Pioli sulla panchina del Milan non è poi così campata per aria.

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