I MEDIA NON SI TIRANO INDIETRO SULLA MCLAREN: "AUTODISTRUZIONE DA RECORD".

L'Italia si è svegliata al settimo cielo. La loro Ferrari e Charles Leclerc hanno primeggiato domenica vincendo il Gran Premio d'Italia davanti ai Tifosi impazziti. L'impressionante vittoria di casa è stata elogiata dai media internazionali, ma allo stesso tempo hanno notato che la McLaren ha regalato una vittoria quasi certa. Ecco cosa ha detto la stampa internazionale dopo la gara di Formula 1 a Monza.

La Gazzetta dello Sport

Il giornale italiano apre con le lodi di Leclerc, che ha vinto per la seconda volta a Monza. Il monegasco ha vinto anche la gara di casa della Ferrari nel 2019. "Ma in quel 2019 aveva esultato da “ragazzino terribile”, appena arrivato in Ferrari e accompagnato dall’incoscienza di chi non aveva niente da perdere. Stavolta ha trionfato in maniera molto più consapevole, con una scelta strategica che richiedeva fantasia e coraggio nel concepirla (insieme ai suoi ingegneri) ma non poteva prescindere da un pilota di alto livello, capace di renderla concreta e vincente con lucidità e una superba gestione delle gomme".

"Monza ieri ha confermato tutti i difetti filosofici della McLaren di fronte a un Mondiale che si può e - visto il valore attuale della propria monoposto e i guai della Red Bull - forse si deve vincere. Da mesi la squadra pasticcia, senza sfruttare le occasioni che le capitano in sequenza. Vedere Piastri infilare Norris al primo giro (facendogli perdere la posizione anche su Leclerc) e non lasciargli il secondo posto nel corso dell’ultima tornata è un esempio di autolesionismo davvero da primato. Gli ordini di scuderia sono spiacevoli da imporre, ma perdere titoli che si possono conquistare è sicuramente molto peggio.".

Marca

"La Ferrari ha giocato con una macchina superiore alla McLaren e ha regalato una vittoria. Quando la McLaren ha detto che non c'erano un numero 1 e un numero 2 - per bocca del team principal Andrea Stella - è stato così, per quanto possa sembrare incredibile con un titolo in palio e un pilota molto importante. Forse Piastri non si è reso conto che Norris è colui che può vincere il titolo", scrive il giornale spagnolo. "Ma a Monza è stato un 'Norriscidio' perché non ha dato priorità alle opzioni di Lando e questo potrebbe costargli caro nella lotta per il titolo. È sulla buona strada per ripetere quello che è successo nel 2007: buttare via il titolo con la macchina migliore. Vedremo se non ripeterà anche i litigi interni".

The Guardian

Il quotidiano britannico The Guardian paragona la situazione della McLaren alle scene viste in un acclamato film di guerra. "Se il fumo che usciva dai razzi conferiva alla scena un'aria da Apocalypse Now, per la McLaren, i cui piloti Oscar Piastri e Lando Norris sono stati battuti al secondo e terzo posto da Leclerc, i loro volti sconfortati dicevano tutto: l'orrore, l'orrore..." il giornale cita una frase del film.

"La possibilità di una doppietta è sfuggita loro di mano e, peggio ancora, anche le speranze di Norris di intaccare il vantaggio di Max Verstappenin campionato sono cadute nel vuoto. Se riuscirà a conquistare il titolo fino in fondo, le decisioni della McLaren a Monza saranno sottoposte a un intenso esame".

AS

Lo spagnolo AS parla di niente di meno che un "harakiri" (la parola giapponese che indica una forma tradizionale di suicidio) alla McLaren. Il giornale non capisce perché la McLaren abbia permesso a Piastri di fare un secondo pit stop e quindi di lasciarsi sfuggire una vittoria certa. "Sotto la pressione di Leclerc, ha dovuto fare una seconda sosta. Anche i ritardatari si sono fermati e questo ha costretto la McLaren a commettere l'errore più grande: Piastri aveva un vantaggio enorme ma gli è stato chiesto di fare la seconda sosta al 39° giro su 53, costringendolo a recuperare quasi 15 secondi in 14 giri. La simulazione avrebbe dovuto dare alla MCL38 un vantaggio di due secondi al giro in quelle condizioni".

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