JUVENTUS-POGBA, I GIORNI DELL'ADDIO: LA DATA, IL RAMMARICO E I PIANI FUTURI

Il countdown è partito e l'epilogo è già scritto: sono gli ultimi giorni di Paul Pogba da giocatore della Juventus. Il francese lascerà il club che l'ha portato alla fama mondiale, alla ribalta del calcio globale e l'ha ripreso due anni fa. Il Pogba bis non ha funzionato, anzi. Quel giocatore capace di sugellare una squadra già fortissima, mettendoci la ciliegina del suo talento, non esiste più e, dopo i tanti infortuni, è stato fermato da un nuovo intoppo: una squalifica per doping.

L'ADDIO - Addio Juve dunque perché è stato ormai maturato il secondo anno di legame contrattuale tra giocatore e club, quello che permette di non perdere i benefici del Decreto Crescita. La società ha aspettato la fine della stagione per chiudere i rapporti con il Polpo che pure non ha mai lasciato Torino. Dal 30 giugno, ogni giorno può essere quello dell'addio ufficiale a Pogba.

LA SQUALIFICA - Occorre ricordare che, ad ora, Pogba è squalificato per 4 anni (sanzione che terminerà nel settembre 2027), dopo essere risultato positivo al testosterone dopo la partita contro l'Udinese dello scorso 30 agosto. Tale positività è stata confermata anche dalle controanalisi del 6 ottobre. A 31 anni, Pogba potrebbe essere già al cruciale momento di appendere gli scarpini al chiodo. I suoi legali hanno rifiutato il patteggiamento e il suo contratto con la Juve - con scadenza 2026 e ingaggio da 8 milioni più 2 di bonus a stagione - andrà risolto. Nel frattempo, il francese ha continuato a percepire il minimo salariale, come da regolamento.

COME STA VIVENDO QUESTO PERIODO - In attesa della resa dei conti, Pogba si allena e si fa vedere sui social. "Ogni prova della nostra vita ci rende amari o migliori, ogni problema arriva per spezzarci o per crearci. La nostra scelta è se diventare VITTIMA o VINCITORE. LIVELIFEHAPPY", ha scritto in un criptico post su Instagram. Sono rare però le sue apparizioni. Qualche settimana fa era in vacanza a Capri dove alcuni tifosi del Napoli avevano provato a fargli intonare un "Forza Napoli", ma il francese, tra le risate, aveva rifiutato. Di lui ha parlato in queste ore anche Bremer che si è detto rammaricato del fatto che, con lui e Fagioli a pieno regime, la Juventus avrebbe potuto competere per lo Scudetto fino alla fine.

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