LA DOPPIA IMPRESA DI GASPERINI

Nessun pesce d’Aprile, il 1° aprile scorso. «Prima, si vedeva Pep Guardiola come l’uomo che ha cambiato nettamente la storia del calcio – diceva Fabio Caressa – e prima di lui Sacchi. Più recentemente, chi ha cambiato il calcio più di tutti è Gasperini. Tutti si sono rifatti al suo gioco, chi migliorandolo, chi cambiandolo, ma lo hanno copiato». L’endorsement non passò inosservato. L’Atalanta non aveva ancora eliminato il Liverpool di Jürgen Klopp ai quarti di Europa League e il calcio di Gasperini è stato frettolosamente bollato come revisione del calcio totale olandese – difesa a tre, marcature a uomo, sviluppo del gioco sulle fasce e tridente – con l’attenuante di aver fallito l’occasione più grande della carriera: quattro sconfitte in cinque partite nell’Inter dall’agosto al settembre 2011. Giusto lo scorso febbraio, dopo una vittoria per 3-0 sul Sassuolo, Gasperini aveva in qualche modo risposto alle critiche: «Probabilmente è una questione di età. La difesa a tre mi ha frenato nella mia carriera, mi davano del provinciale e invece ero solo in anticipo sugli altri. Ho visto una finale di Champions giocata da Inter e Manchester City con due difese a tre, ed è stata una grande soddisfazione».

Liverpool, giovedì 11 aprile 2024. L’Atalanta batte 3-0 il Liverpool nell’andata dei quarti di finale di Europa League, con doppietta di Gianluca Scamacca. Destro al 38’ (di prima intenzione, su cross dalla destra di Zappacosta) e sinistro al 60’ (ancora di prima intenzione, su cross dalla destra di De Ketelaere). Lo stesso Scamacca ha avuto la chance di firmare la tripletta (di testa, all’81’) ma ha poi fornito l’assist a Éderson che all’83’ calciava addosso al portiere inglese Kelleher e propiziava la respinta a porta vuota di Mario Pašalić. Zero a tre. Pašalić – autore del gol probabilmente più importante, per quanto illusorio, nella storia dell’Atalanta: 12 agosto 2020, il provvisorio 1-0 nella gara unica dei quarti di finale di Champions League contro il PSG – aveva avuto un’occasione dopo due minuti, l’Atalanta era più volte andata vicina al gol con Koopmeiners, il Liverpool aveva risposto con Núñez e, soprattutto, un incredibile traversa-palo di Elliott al 26’. Nonostante l’ingresso di Robertson, Szoboszlai, Salah e Díaz. L’Atalanta ha profanato Anfield Road per la seconda volta come Barcellona e Real Madrid. Il Liverpool ha perso la prima partita in casa dopo ventisei (oltre un anno), in un clima di polemica della Kop per la decisione del club di aumentare del 2% il prezzo dei biglietti della prossima stagione.

Bergamo, giovedì 18 aprile 2024. Al Gewiss Stadium si gioca il ritorno, che per Gasperini è «la partita più importante della storia dell’Atalanta». Il Liverpool si è guadagnato un rigore dopo cinque minuti e Salah l’ha realizzato al 7’, ma è l’unico gol della partita. L’Atalanta, che in Europa League non aveva mai perso in stagione, conosce la sconfitta ma si qualifica in semifinale di un torneo europeo – per la seconda volta, dopo la Coppa delle Coppe, nel 1988, con Glenn Peter Strömberg – e toglie a Klopp, che ha definito l’andata «il punto più basso della mia gestione», la possibilità di congedarsi dai Reds vincendo la finale di Dublino. L’Atalanta è una favola di provincia, ed è la squadra – tra quelle che non rappresentano un capoluogo di regione e non hanno vinto lo scudetto – che più volte (sessantatré, nei suoi 117 anni di storia) ha partecipato alla Serie A. «Nella mia carriera non ci sono coppe, ma tante medaglie. L’eliminazione aver eliminato il Liverpool è una bella medaglia». All’ottava stagione, vincerà finalmente qualcosa?

Gian Piero Gasperini guida l’Atalanta dall’estate 2016. Senza mezze misure. Esordì con quattro sconfitte nelle prime tre gare, poi nove vittorie nelle successive dieci. Dal penultimo al quarto posto in classifica del primo anno, in poi, Gian Piero Gasperini ha piazzato Bergamo nell’élite del calcio italiano: tre secondi posti, un quinto, un settimo e un ottavo, nel 2022, quando il ciclo sembrava finito. Invece, dopo un solo anno senza coppe, l’Atalanta ora è sesta in campionato e semifinalista di Europa League e di Coppa Italia. In Champions, dove non aveva mai giocato prima, la sua Atalanta è uscita ai quarti (nel 2020, col PSG) e agli ottavi (nel 2021, col Real Madrid). In Europa League, la sua Atalanta è uscita ai sedicesimi (nel 2018, col Borussia Dortmund) e ai quarti (nel 2022, col Lipsia, dopo un terzo posto nel girone di UCL). Solo una volta ha fallito il playoff: ai rigori, nell’agosto 2018, a Copenhagen, con errore decisivo del danese Cornelius, acquistato proprio dal Copenhagen. Il rimpianto maggiore è semmai la Coppa Italia: l’Atalanta si è fermata agli ottavi (2017 e 2020), ai quarti (2022 e 2023), in semifinale (2018) ed è stata la finalista perdente sia nel 2019, con la Lazio di Inzaghi, che nel 2021, con la Juventus di Pirlo e Ronaldo (gol di Kulusevski e Chiesa). Eppure, sulla carta, oggi è in lizza per il potenziale primo titolo di Gasperini. Non farà come Malesani, che nel 1999 vinse ben tre Coppe – Italia, UEFA e Supercoppa italiana – col Parma in cento giorni, ma la prima, anche unica, Coppa di Gasperini sarebbe ugualmente storica.

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