MEDIA ITALIANI: "FOLLIA ALLA MCLAREN, VERSTAPPEN E RED BULL IN CRISI".

Charles Leclerc e la Ferrari hanno primeggiato domenica a Monza vincendo il Gran Premio d'Italia a spese delle veloci McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri. I media italiani hanno apprezzato la vittoria, ma hanno anche sottolineato l'errore della McLaren e la "crisi" della Red Bull Racing e di Max Verstappen.

Corriere della Sera

Il Corriere della Sera descrive una festa popolare a Monza dopo la vittoria di Leclerc. La Ferrari, che in passato ha spesso commesso errori di strategia, non si è lasciata tentare dalla McLaren quando la scuderia britannica di Formula 1 ha fatto entrare il leader della corsa Oscar Piastri nelle fasi finali della gara. Leclerc ha così conquistato la sua prima vittoria dopo quella di Monaco. Ancora una volta, è stata la McLaren a commettere errori, sia dal punto di vista strategico sia per quanto riguarda le decisioni sui propri piloti.

"Leclerc, pilota istintivo e spesso portato a inseguire limiti e rischi, ha mostrato le qualità decisive per diventare un futuro campione. Ha accarezzato le gomme per 38 giri, seguendo le istruzioni che gli arrivano dal muretto". Tuttavia, secondo il giornale, ha anche mostrato la sua "natura impulsiva" quando ha risposto al suo ingegnere in un modo che ricorda un Kimi Raikkonen dicendo: "Ci penso io, lasciatemi in pace".

Diretta

Il media sportivo italiano Diretta ha visto trionfare la Ferrari grazie a un errore strategico della McLaren e a un azzardo strategico della Ferrari che ha funzionato in modo eccellente. "Charles trionfa davanti alle due McLaren di Piastri e Norris grazie alla strategia e a un pizzico di follia. Incredibile Charles Leclerc. Grazie alla folle strategia di non effettuare il cambio gomme nel finale, il monegasco trionfa a Monza davanti alle velocissime McLaren. Solo sesto Verstappen su una Red Bull in crisi", ha concluso il media.

La Gazzetta dello Sport

Il giornale italiano apre con elogi per Leclerc, che ha vinto per la seconda volta a Monza. Anche nel 2019, il monegasco ha vinto la gara di casa della Ferrari. "Ma in quel 2019 aveva esultato da “ragazzino terribile”, appena arrivato in Ferrari e accompagnato dall’incoscienza di chi non aveva niente da perdere. Stavolta ha trionfato in maniera molto più consapevole, con una scelta strategica che richiedeva fantasia e coraggio nel concepirla (insieme ai suoi ingegneri) ma non poteva prescindere da un pilota di alto livello, capace di renderla concreta e vincente con lucidità e una superba gestione delle gomme".

"Monza ieri ha confermato tutti i difetti filosofici della McLaren di fronte a un Mondiale che si può e - visto il valore attuale della propria monoposto e i guai della Red Bull - forse si deve vincere. Da mesi la squadra pasticcia, senza sfruttare le occasioni che le capitano in sequenza. Vedere Piastri infilare Norris al primo giro (facendogli perdere la posizione anche su Leclerc) e non lasciargli il secondo posto nel corso dell’ultima tornata è un esempio di autolesionismo davvero da primato. Gli ordini di scuderia sono spiacevoli da imporre, ma perdere titoli che si possono conquistare è sicuramente molto peggio".

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