MOTOGP | BAGNAIA: "CON MARC IL CONTATTO CI STA, MA SIAMO STATI INTELLIGENTI"

Se Pecco Bagnaia ha un limite, è che forse non riesce a pesare troppo le imprese che è in grado di fare. La vittoria di oggi a Jerez è stata una vero e proprio capolavoro, con una partenza spettacolare, un doppio sorpasso all'esterno al primo giro da urlo e il gran finale di un duello da leccarsi i baffi con Marc Marquez. Tra le altre cose, oggi ha eguagliato le tre vittorie consecutive del suo mentore Valentino Rossi su questa pista. Eppure il campione del mondo in carica fa fatica ad etichettarla come la più bella della sua carriera in MotoGP.

"E' stata bella, molto. Ma anche quella dell'anno scorso qui lo era stata. Poi c'è il Mugello 2022, ma questa sicuramente è nella top 5. Forse anche sul podio", ha scherzato ai microfoni di Sky Sport MotoGP il pilota della Ducati, che con il successo odierno, il suo 20° nella classe regina, ha ridotto a 17 punti il gap nei confronti del leader iridato Jorge Martin, caduto proprio nel tentativo di resistergli.

Se negli occhi di tutti c'è il duello spettacolare con Marquez, secondo Pecco però il momento chiave della gara è stato il primo giro, perché dalla terza fila si è subito portato quarto e poi ha sfoderato un doppio sorpasso all'esterno della curva 6 ai danni di Martin e di Marco Bezzecchi, che gli ha permesso di mettersi secondo e quindi nelle condizioni di lottare per la vittoria. Cosa non semplice dopo il settimo tempo in qualifica, per di più su una pista su cui i sorpassi non sono semplici come Jerez.

"Diciamo che la vittoria l'ho costruita al primo giro, perché sono riuscito a smarcare quello che era il mio obiettivo. Poi avevo un conto aperto dalla Thailandia, quindi volevo riprovarlo un doppio sorpasso all'esterno. L'anno scorso ci ero riuscito con Martin qui alla 6 e ci ho riprovato anche ieri con Alex Marquez, ma c'era bagnato e quindi non mi era venuto. Oggi però ho visto che c'era asciutto, quando loro si sono spostati verso l'interno ci ho riprovato ed è stato perfetto".

Dopo questa bella manovra, un primo duello con Marquez ha permesso a Martin di infilarli entrambi e di prendere la testa della corsa, che ha mantenuto fino a 15 giri dal termine, quando è finito ruote all'aria alla curva 6. A quel punto il ducatista aveva un secondo di margine sugli Marco Bezzecchi, che nel frattempo aveva superato Marquez, ma era consapevole che Marc non si sarebbe arreso tanto facilmente.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

"Quando è caduto Martin ho migliorato subito i miei tempi, perché con Jorge davanti facevo un po' fatica a fare le mie linee con la pressione della gomma davanti che si stava già alzando. Facendo le mie linee ho visto che riuscivo ad allungare un po' su Bez e sapevo che era importante costruire un margine di un secondo, un secondo e mezzo".

"Poi quando ho visto che Marc è passato ho tenuto lo stesso passo. Potevo anche andare un pelino più forte, ma non sarebbe servito. Sapevo che sarebbe venuto a prendermi anche se avessi girato in 1'37"5-1'38", quindi stavo solo aspettando per ricominciare a spingere quando mancavano cinque giri. E l'1'37"4 a due giri dalla fine mi ha dato proprio gusto", ha detto in riferimento anche al giro record piazzato nel finale.

Ma c'è stato anche lo spettacolo del duello con il #93, al quale ha resistito per ben due volte incrociando alla curva 9, con tanto di contatto nella prima occasione. Un duello "maschio", ma anche intelligente secondo il piemontese.

"Mi sono divertito tanto anche nella battaglia con Marc, che è stata molto bella, e ogni volta che devi lottare con lui, sai che devi essere aggressivo e mettere il gomito fuori, perché la battaglia è molto intensa. Sapevo che era più veloce alla curva 7 e che mi si faceva sotto alla curva 8, ma io poi ero molto veloce in ingresso alla curva 9, quindi mi sono detto che non avrei preso rischi alla 8, ma che avrei frenato forte alla 9, mandandolo un po' largo, e con l'incrocio sono riuscito a rimettermi davanti".

Sul contatto poi ha aggiunto: "Quando lotti così, metti in conto che ci possa essere un contatto, ma credo che siamo stati intelligenti, perché lui ha tirato su la moto e io l'ho tenuta ancora piegata. Quindi è stato un contatto, ma gestito in maniera intelligente".

Infine, quando gli è stato chiesto quale sia stata la parte che gli è piaciuta di più della gara odierna: "Se le devo mettere in ordine, metto il sorpasso all'esterno al primo posto, poi la lotta con Marquez e il giro veloce".

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