MOTOGP | BAGNAIA: "LE PAROLE DI VALE SU MARC? IO VOGLIO RIMANERNE FUORI"

La pioggia cade su Misano, che non sembra neanche lo stesso posto in cui la MotoGP ha corso appena dieci giorni fa. Allora era stato il caldo a fare da padrone, salvo qualche goccia di pioggia durante la gara lunga, invece oggi quando il paddock del Motomondiale si è rianimato ad attenderlo c'erano la pioggia e delle temperature decisamente più basse. Cosa che potrebbe anche cambiare un po' i valori in campo per questo Gran Premio dell'Emilia Romagna.

E magari c'è anche chi se lo augura come Pecco Bagnaia, che nel Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini si è dovuto accontentare di due secondi posti, inchinandosi a Jorge Martin nella Sprint e a Marc Marquez nella gara lunga, anche se questi risultati gli hanno permesso di ridurre a sole 7 lunghezze il ritardo in classifica nei confronti del pilota del Prima Pramac Racing.

"Ci ho provato, ma non c'è stata l'occasione", ha detto Bagnaia nella conferenza stampa che ha aperto il weekend tornando con la mente alla gara scorsa. "In entrambe le gare, con Jorge nella Sprint e con Marc alla domenica, non ho avuto modo di attaccarli. Nella gara lunga, quando ho visto che Jorge rientrava ai box, ho capito che avrei potuto recuperare parecchi punti, quindi ho cercato in tutti i modi di vincere la gara. Quando ho capito che non sarebbe stato possibile, però, ho badato soprattutto a finire la gara facendo più punti possibile. Finendo secondo ne ho guadagnati 19 su di lui, e sono tanti. Sono 7 punti dietro, ma potrei anche essere davanti senza quello che è successo ad Aragon. Ora non vedo l'ora di correre, godermi il weekend e cercare di ottenere il massimo".

Una doppia gara sulla stessa pista è una situazione che era diventata quasi una prassi nell'era del COVID, ma che ora è un qualcosa di anomalo: "Il vantaggio è che conosciamo già le gomme e il setting, quindi bisogna sistemare solo delle piccole cose. La cosa negativa è che tutti quanti saranno più competitivi, perché abbiamo fatto qui una gara ed un test. Se non altro, con delle temperature più basse dovremmo avere meno problemi di temperatura e pressione con la gomma davanti, quindi ci dovrebbero essere più possibilità di battagliare".

Con il secondo posto di domenica scorsa, Bagnaia ha recuperato 19 punti su Martin. Dunque, gli è stato domandato se oggi firmerebbe per non vincere ma mettere ancora tanto fieno in cascina: "Dipende. Se Jorge è davanti a me, ovviamente no. Se invece è dietro… Ma io proverò a dare tutto per prendere questa vittoria: è il mio 100° Gran Premio e potrebbe anche essere la 100° vittoria della Ducati in MotoGP, quindi una pietra miliare. Ovviamente però devo pensare anche al campionato, quindi lo farò senza prendermi troppi rischi, ma voglio provare a vincere, quindi ora non firmerei per due secondi posti".

Questo weekend il pacchetto sarà lo stesso della gara scorsa, perché la Ducati ha deciso di non introdurre le novità provate nei test di lunedì scorso: "No, sono cose per il prossimo anno. E' un peccato, perché ero contento delle cose che abbiamo provato, ma non sono ancora pronte, quindi non le useremo questo weekend. Ma credo che non saranno pronte neppure per il resto della stagione e che continueremo a correre con la stessa moto, che comunque credo sia già abbastanza buona".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Riguardo alla volata finale, che prevede sette gare in nove settimane, Pecco sembra pronto a provare a difendere la corona: "Mi sento meglio fisicamente, perché in questa parte della stagione non ero al top l'anno scorso. La mia esperienza mi dà la motivazione per essere in grado di gestire la pressione e penso che finirà a Valencia, anche se dipenderà dai risultati e le prossime piste sono tutte buone per noi e per i piloti della Ducati. Sarà importante cercare di fare un ottimo lavoro. Non sarà facile, ma mi piace questa parte della stagione".

La scorsa settimana hanno fatto abbastanza scalpore le dichiarazioni del suo mentore Valentino Rossi, che è tornato sul 2015, definendo Marc Marquez "il pilota più sporco di sempre". Il piemontese, dunque, si trova un po' tra due fuochi, visto che il pilota di Cervera sarà il suo compagno di squadra il prossimo anno, ma ha preferito chiamarsi fuori dalla contesa: "Onestamente, io sono fuori da questo contesto. Non correvo ancora in MotoGP in quegli anni e voglio rimanerne fuori, perché è qualcosa che non mi riguarda".

La gara scorsa Marquez è stato anche oggetto di fischi da parte dei presenti sotto al podio e tutti i presenti in conferenza non hanno nascosto di essere contrariati da questa cosa. Bagnaia compreso: "Morbidelli due settimane fa aveva detto che gli haters odieranno sempre e sono d'accordo con lui, anche se credo che sia irrispettoso. Noi diamo sempre il massimo, quindi è un qualcosa che non capisco. Ho letto in alcuni articoli che questa cosa succede solo in Italia, ma non è vero, perché è capitato anche a me di essere fischiato quando avevo vinto a Barcellona. E' una cosa irrispettosa, che non capisco, ma è anche molto difficile da fermare".

All'inizio di quest'anno, Pecco ha firmato un altro contratto di due anni con la Ducati, ma essendo questa la sua 100° gara in MotoGP ed avendole disputate con la Rossa, gli è stato chiesto se pensa di poter fare tutta la sua carriera con la Casa di Borgo Panigale: "Io amo la Ducati e penso che la Ducati ami me, ma non si può mai dire. Stavamo dicendo la stessa cosa quando Marc ha firmato quattro anni con la Honda, poi sappiamo tutti cosa è successo. Non si sa mai. Sono innamorato della Ducati da quando ero un bambino, ma dipende anche se cambierà qualcosa in futuro. In questo momento, la mia mentalità, la mia visione, è quella di continuare così. Amo la mia squadra, amo le persone che lavorano in Ducati, non solo in Ducati Corse, ma anche in fabbrica. Se posso, vorrei condividere con loro tutta la mia carriera".

Infine, gli è stato chiesto un ricordo di Luca Salvadori, scomparso lo scorso fine settimana in un incidente avvenuto nel Mondiale Road Race: "Abbiamo perso un grande amico, con il quale ho fatto tante cene. Un ragazzo gentile, divertente, con una grande passione per il motorsport, che lo ha portato a voler provare ogni possibile alternativa del nostro sport. Mi mancheranno i suoi video, la sua passione, poi era sempre bello parlare con lui, perché era un ragazzo molto positivo, che ti trasmetteva questa cosa. Mi mancherà, ma cercherò di tenerlo sempre vivo nella mia mente".

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