NAPOLI-ROMA 2-2: PAREGGIO SPETTACOLARE ALL'OLIMPICO

Napoli 28 aprile 2024 - Un punto a testa e onori inviolati al termine di una partita pirotecnica. Al Maradona Napoli e Roma pareggiano per 2-2 al termine di una sfida divertentissima, esplosa a livello di intensità nel secondo tempo, quando arrivano tutte e quattro le reti dell'incontro. Ad aprire le amrcature è Dybala su calcio di rigore, ma rispondono i partenoperi ribaltando il vantaggio iniziale con le reti di Oliveira e Osimhen, anche quest'ultima arrivata su penalty, a sigillare il punteggio sul finale ci pensa Abraham, il quale ritorna al gol dopo un anno, siglando il definitivo pari. Il punto non accontanta nessuno, con la classifica che non subisce scossoni, ma vede i campani sempre più lontani dal sogno Champions, mentre i giallorossi subiscono il rientro dell'Atalanta e non approfittano del pareggio del Bologna contro l'Udinese.

Primo tempo

Poche sorprese nell'undici titolare di Calzona, che davanti a Meret si affida alla cintura centrale di Juan Jesus e Rrahmani, mentre la scelta per il centrocampo è quella di Cajuste insieme a Lobotka e Anguissa. In avanti il tridente è intoccabile ed è composto da Politano, Osimhen e Kvaratskhelia. De Rossi risponde riproponendo il rientrante N'Dicka, dopo lo pneumotorace che tanto aveva spaventato in quel di Udine, in coppia al centro della difesa con Mancini. A destra ritorna titolare dopo diverso tempo Kristensen, mentre Spinazzola agisce sul lato opposto. Bove sostituisce lo squalificato Paredes e in attacco Azmoun è supportato da Dybala ed El Shaarawy.

La partita è fin da subito divertente, giocata su ritmi alti con due formazioni entrambe vogliose di giocare il pallone e di prendere in mano le redini dell'incontro. Le prime schermaglie sembrano sorridere al Napoli, merito di un pressing alto molto efficace, che toglie respiro ai palleggiatori ospiti. Le prime occaisoni dell'incontro sono infatti di marca azzurra, con Osimhen bravo a sfondare sul centro sinistra degli ultimi venti metri di campo, i suoi due tentativi sono però entrambi murati da N'Dicka, sempre attento a chiudere la marcatura sul nigeriano, riproponendo il duello visto in finale di Coppa d'Africa.

Le occasioni non fioccano, ma il Napoli sembra riuscire a costruire un piccolo predominio territoriale, alzando bene il proprio baricentro in fase di non possesso, per poi portare molti uomini quando recupera il pallone. I ragazzi di De Rossi invece continuano a sbattere contro la prima linea di pressione campana, finendo spesso per sbagliare e regalare la palla agli avversari. I partenopei provano a stuzzicare sempre le corsie esterne della Roma e al 20' riescono a sfondare con l'ottimo inserimento di Di Lorenzo, Svilar però è attento a uscire basso e a respingere il tentativo di tiro-cross del capitano azzurro.

Il copione della partita non cambia: la Roma guadagna metri, ma il suo palleggio non mette mai in difficoltà Meret. I partenopei da parte loro tengono meno la sfera tra i piedi, ma cercano con maggiore insistenza il proprio talento in attacco, puntando sulla velocità dei suoi interpreti. Il duello tra Osimhen e N'Dicka a tutto campo è tanto fisico quanto appassionante: l'ivoriano giallorosso non può permettersi passi falsi, altrimenti rischia di aprire il campo al numero 9 campano. Questo succede proprio al 31' quando il nigeriano del Napoli scappa dopo l'intervento fallito del difensore avversario e arriva fin dentro l'area di rigore: attento ancora Svilar a respingere la sfera. 

Portiere della Roma grande protagonista del finale di primo tempo, con una grande parata in estensione su Kvaratskhelia. Il georgiano infatti preme con foga negli ultimi minuti della prima frazione. Prima il suo destro deviato termina sul fondo, poi con il tentativo a giro prova a superare il serbo di origine belga giallorosso, ma l'estremo difensore capitolino alza il braccio di richiamo e devia in corner il tentativo del numero 77 campano. Sono queste le ultime emozioni di un primo tempo che termina per 0-0, ma che vede la Roma in grande sofferenza nel finale, contro un Napoli invece arrembante, spinto dal tifo del Maradona. 

Secondo tempo

Nessun cambio all'intervallo, con i ventidue protagonisti della prima frazione a riprendere possesso delle rispettive posizioni in campo. La Roma apre leggermente meglio la seconda parte di partita, attaccando meglio la profondità e gestendo con maggiore qualità il possesso. Le prime occasioni restano però di marca campana, con ancora Svilar attento in tutte le occasioni a bloccare sul nascere i problemi nella propria area di rigore.

I giallorossi però insistono e al 58' trovano l'occasione vincente che sblocca l'incontro. Pallone in profondità per Azmoun, il quale arpiona il pallone anticipando Juan Jesus, il brasiliano del Napoli colpisce solo il centravanti persiano ed è così calcio di rigore per i capitolini. Sul dischetto si presenta Dybala, il quale sceglie di aprire il proprio sinistro: Meret intuisce, ma il pallone è calciato radente al palo e si insacca superando l'estremo difensore campano. Al Maradona è 0-1 per i giallorossi. 

La risposta dei padroni di casa non tarda ad arrivare però e dopo appena 5 minuti arriva anche la rete del pareggio. Poco dopo il primo cambio del match, che vede Angeliño subentrare a El Shaarawy, Oliveira si mette in proprio e calcia in porta dal limite dell'area, ci mette la deviazione Kristensen, ma diventa decisiva per mettere fuori causa l'impeccabile Svilar. Al Maradona si torna in parità, per una sfida ora più viva che mai.

Le occasioni da gol ora fioccano da una parte e dall'altra. C'è meno remore, le squadre sono più lunghe e i ritmi alti impegnano con costanza i portieri. Al 66' Osimhen sfiora di testa l'uno-due campano, colpendo però di poco alto rispetto alla traversa della porta giallorossa. Un minuto più tardi invece è Pellegrini a costringere Meret a sporcarsi i guanti, con un ottima parata bassa. Sugli spalti e in campo si trova a malapena il tempo di respirare, così i due allenatori ricorrono a due cambi per parte. Nel Napoli entrano Ngonge e Traoré a rilevare Politano e Cajuste, De Rossi risponde con gli ingressi di Abraham e Renato Sanches, i quali prendono il posto di Abraham e Bove.

Minuto 80' e arriva un altro colpo di scena dell'incontro. Dopo due ammonizioni per il Napoli a punire Rrahmani e Anguissa, Kvaratskhelia vince un duello al limite dell'area con Renato Sanches e viene atterratto da un tocco del portoghese proprio appena dentro gli ultimi sedici metri. In campo Sozza non ravvisa nulla, ma richiamato all'on-field review dal Var, assegna il penalty ai campani. Dal dischetto Osmihen è glaciale, apre il proprio destro spiazzando Svilar e ribaltando il risultato in favore dei campani, al Maradona è infatti 2-1 dopo il vantaggio iniziale degli ospiti. 

Guai però a chiamare questa partita finita, De Rossi si gioca anche la carta Baldanzi al posto di Kristensen, mentre Calzona risponde schierando Ostigard e Rapsadori per Kvaratskhelia e Troaoré, quest'ultimo entrato pochi minuti prima. La scelta però non paga, perché sull'azione successiva ai cambi, prima il mancino di Dybala regala un corner ai campani, poi sullo stesso tiro dalla bandierina N'Dicka fa benissimo da sponda sul palo lontano per Abraham, che da pochi passi ribadisce in rete. Inzialmente Sozza annulla per offside, ma dopo la revisione del Var con il fuorigioco semiautoamtico, viene confermata la rete e il ritorno al gol dell'inglese, un anno dopo l'ultima volta. Partita pirotecnica al Maradona, il punteggio è di 2-2 al 90'. 

Nei minuti di recupero la partita è entusiasmante, giocata molto sui nervi e sui guizzi individuali, più che sulla tattica e l'organizzazione corale. Brillano le stelle di Osimhen e Dybala, ma non riescono a incidere. Il nigeriano ha l'occasione della vittoria al secondo di recupero, quando prova a correggere in porta la parata imperfetta di Svilar, ma Mancini gli dice no, regalando così il pari agli ospiti. Non cisono infatti variazioni al punteggio quando Sozza fischia per tre volte. Al Maradona finisce 2-2 una partita entusiamante, con Napoli e Roma a spartirsi un punto a testa.

FILIPPO MONETTI 

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