La partita della festa si chiude con una doppietta di Calhanoglu messa a segno a inizio ripresa, dopo che i granata sono rimasti in 10 per un rosso a Tameze. Al 90’ largo ai festeggiamenti sul campo prima del pullman per le vie della città. LEGGI QUI la cronaca della partita
La conclusione dal limite di Rodriguez è normale amministrazione. Respinge il destro ravvicinato di Zapata, una piccola sbavatura palla al piede, ma il Toro non ne approfitta. Nella ripresa disinnesca Vojvoda.
Si fa vedere spesso anche in territorio nemico.
Zapata gli sfugge un paio di volte. Assist per Thuram, che viene poi steso in area. Concede briciole a Sanabria (entrato al posto di Zapata).
Un occhio a Vlasic, quindi sgasa a modo suo, taglia fuori mezzo Toro, ma serve malissimo Lautaro.
Velocità di crociera per uno dei «professori» di questa stagione nerazzurra.
È sempre in partita: corre, pressa e si arrabbia pure con Ferrieri Caputi. Recupera la palla che porta al 1-0.
Regia pulita e un paio di buonissimi recuperi a 25 metri da Sommer. Quindi il gol numero 12. E subito dopo fa 13 dal dischetto: infallibile.
Presidia la zona di competenza senza strafare. Ci prova da lontano: fuori misura. Causa l’espulsione di Tameze. Ispira infine il sinistro vincente di Calhanoglu.
Conclusione dai 25 metri senza fortuna.
Al 10’, gran giocata sulla sinistra, disorienta Bellanova con un paio di dribbling, poi però spara fuori misura da buona posizione. Si procura il rigore del 2-0.
Sportellate con Lovato per tutto il primo tempo. Calcia per la prima volta dopo una quarantina di minuti: facile per Milinkovic-Savic, che anche nella ripresa dice no al capitano nerazzurro.
Cerca più volte, senza fortuna, la conclusione dalla distanza.
Carriera più lunga da trequartista puro: tecnicamente raffinato, vede il gioco come pochi.
Sempre in cerca del corridoio giusto. È uno dei protagonisti veri di questa seconda stella.
Uno spunto sulla sinistra e una bella diagonale difensiva a disinnescare Bellanova.
A caccia della giocata deliziosa con la gara ormai chiusa. E a fine partita è l’animatore numero uno della festa nerazzurra, ben spalleggiato da Thuram.
Dopo una decina di minuti salta di gioia con la Curva nerazzurra. I numeri della sua Inter sono impressionanti, soprattutto in campionato.
6 Milinkovic-Savic A lungo inattivo, poi controlla comodamente il destro a girare di Lautaro. Sui gol può poco, blocca quindi le conclusioni di Barella e Lautaro. 6,5 Bellanova Schierato come esterno basso: vivace, cerca spesso la linea di fondo e regala un paio di centri piuttosto insidiosi. Bene anche in fase difensiva. 5,5 Lovato Va di fisico a tutto campo con Lautaro. Causa il rigore su Thuram, ed è di fatto l’unica sbavatura della sua gara. 6 Buongiorno Gli avanti nerazzurri si muovono al piccolo trotto per un’oretta e agevolano anche il suo lavoro. Regge bene anche con il Toro in dieci. 6 Rodriguez È suo il primo tiro: destro dal limite dell’area: blocca Sommer. Sempre ordinato e preciso nella zona di competenza . 5,5 Tameze A inizio ripresa si becca sul campo un giallo per fermare Mkhitaryan: poi il Var trasforma la sanzione in espulsione. 5,5 Ilic Scolastico in molte giocate. 5,5 Vlasic Un po’ sacrificato a destra fra i tre schierati a supporto di Zapata. 6 Ricci libero di inserirsi a ridosso di Zapata: non trova l’incursione giusta. Arretra la posizione dopo l’espulsione di Tameze, e dà sostanza. 5,5 Lazaro Disorientato fra Pavard e Darmian. Perde la palla che porta all’1-0. 6,5 Zapata Aggancio volante e botta di destro in piena area: Sommer respinge. Va altissimo di testa, palla di poco a lato, alla destra del portiere nerazzurro. 5,5 Sanabria Entra con la partita ormai sfuggita di mano e la squadra in dieci. Di suo, non trova le soluzioni giuste contro De Vrij. 6 Vojvoda Ci prova da fuori, ma Sommer è attento. 6 Masina Spiccioli di gara ben spesi. 5,5 All. Juric Ripropone il 4-2-3-1 che aveva pensato già all’andata per contrastare l’Inter. Poi, la gara viene pesantemente condizionata dal rosso a Tameze. Certo, 31 reti fatte in 34 giornate sono un dato inaccettabile.
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