PLUSVALENZE JUVENTUS, LA SQUADRA RISCHIA UNA NUOVA PENALIZZAZIONE? LE TAPPE E COSA PUò SUCCEDERE

La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli e per gli altri ex dirigenti all’epoca al vertice della società bianconera. Tra questi, ci sono Pavel Nedved (ex vicepresidente), Maurizio Arrivabene (ex a.d.) e Fabio Paratici (ex direttore Sportivo). Le accuse sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. Questa decisione riguarda l’inchiesta attorno alle plusvalenze e alla cosiddetta «manovra stipendi» in casa Juventus. Il procedimento era arrivato all’attenzione dei magistrati ella Procura di Roma dopo la decisione della Cassazione che aveva dichiarato l’incompetenza territoriale della Procura di Torino. Ora, se il gip confermerà la volontà della Procura di Roma, si proseguirà col processo, altrimenti verrà archiviata la richiesta.

Plusvalenze Juventus: la Procura chiede il processo per Agnelli, Nedved, Arrivabene e Paratici. Ecco le accuse

L’indagine

L’indagine nasce nel novembre del 2021 e riguarda soprattutto la compravendita di giocatori nel triennio 2019-2021 e la sua gestione nei bilanci. A tutto questo si aggiunge la già citata «manovra stipendi» riguardante diverse scritture private che non dovevano esistere, tra club e giocatori, tra cui la «Carta Ronaldo». Fin da subito l’inchiesta della Procura federale sul caso plusvalenze si allarga e porta al deferimento a titolo di responsabilità diretta di 11 club. Però, nell’aprile 2022 tutti vengono prosciolti, perché «non esiste un metodo chiaro per la valutazione dei giocatori». Nell'ottobre dello stesso anno la Procura di Torino chiude le indagini. Andrea Agnelli si dimette novembre 2022 da presidente della Juventus, così come tutto il management bianconero.

 

L’inchiesta Figc

Entra in gioco la Figc. Scatta la richiesta di rinvio a giudizio per Agnelli e altri 11 dirigenti bianconeri. Nel giugno 2022 scende in campo anche l’Uefa che apre una indagine per possibili violazioni del Fair Play e nel dicembre dello stesso anno la Federcalcio richiede la revocazione della sentenza per «nuovi probanti elementi». Così nel gennaio 2023 viene pubblicata la «carta Ronaldo» (firmata solo da Fabio Paratici) e il procuratore federale Chinè chiede nove punti di penalizzazione in classifica per la Juventus. La Corte federale aumenta la pena a -15 punti (i bianconeri fanno ricorso), mentre la Uefa estende le inibizioni date anche a livello internazionale. Si arriva al 20 aprile 2024: il Collegio di Garanzia dello Sport accoglie il ricorso della Juventus per il caso plusvalenze, rinviando gli atti alla giustizia della Federcalcio per una nuova valutazione e nel maggio 2023 la Corte d’Appello della Figc infligge alla Juventus una penalità di 10 punti. L’Uefa, invece, esclude i bianconeri, arrivati terzi, dalle coppe europee. In Champions ci va così il Milan, che aveva chiuso al quinto posto. Sul piano sportivo quindi i bianconeri dovrebbero aver già pagato e non dovrebbero incorrere in ulteriori penalizzazioni.

2024-07-17T09:42:15Z dg43tfdfdgfd