ROMA, DENTRO HUMMELS E MANOLAS: IL BILANCIO FINALE DEL MERCATO

Giornata incredibile, scoppiettante. Nel primo pomeriggio, mentre su Roma si abbatteva un acquazzone epocale, Kostas Manolas è uscito allo scoperto condividendo su Instagram un disegno che lo ritraeva in maglia giallorossa con una didascalia inequivocabile: «Certi amori non finiscono». Il post era di un tifoso, che Manolas ha sfruttato per fornire un indizio audiovisivo: stava davvero per tornare a Trigoria. Il feeling con l’allenatore, ma anche con Lina Souloukou che aveva conosciuto all’Olympiacos, ha alimentato le sue speranze. E la Roma alla fine lo accontenterà, pensando ai vantaggi di un’operazione nostalgia a costi bassi: un milione lordo fino a giugno. Siamo ai dettagli. 

Roma, Hummels prima scelta

Ma la cosa incredibile è che nel frattempo Ghisolfi abbia sistemato anche l’accordo con Mats Hummels, coronando un lungo corteggiamento. Tre difensori svincolati arrivano a Trigoria in pochi giorni. Era Hummels il profilo perfetto indicato da De Rossi per completare la difesa nonostante l’età avanzata (quasi 36 anni). Era lui l’unico che, da svincolato, potesse giustificare uno sforzo economico da parte della proprietà. L’affare si è sbloccato, come era prevedibile, il giorno dopo la cessione di Smalling in Arabia Saudita che ha consentito un risparmio di circa 7 milioni lordi. In buona parte questa cifra verrà girata a Hummels per un contratto di un anno. Ci sarebbe però l’opzione a favore del giocatore per un’ulteriore stagione vincolata al 50 per cento delle presenze. Oggi, come noto, la Roma deve consegnare la lista Uefa entro mezzanotte perciò non poteva aspettare oltre. Hummels idem, dopo quattro mesi trascorsi ad allenarsi da solo dopo l’addio al Borussia Dortmund. Il particolare: sono già state prenotate le visite mediche per questa mattina. A seguire è attesa la firma a Trigoria. Non c’è un minuto da perdere.

Inserimento e difesa a tre   

Con Hummels e Manolas dopo Hermoso, H più H, De Rossi potrà finalmente provare la difesa a tre a tempo pieno. Il totem tedesco ha accettato la proposta, preferendola al Galatasaray, anche perché gli sono state date garanzie precise. Non verrà a guardare gli altri, sarà un potenziale titolare. Ovviamente però avrà bisogno di un periodo di riatletizzazione per tornare a un buon livello agonistico: la sua ultima partita giocata è la finale di Champions League persa a Londra contro il Real Madrid. In ogni caso dovrebbe essere convocato già per la trasferta di Genova, domenica 15 settembre.   

Il bilancio finale del mercato della Roma 

Aspettando che si chiuda la partita per gli ultimi due ritocchi, la Roma può comunque già tracciare un bilancio del suo mercato estivo. Sono arrivati 13 giocatori nuovi compreso Angeliño che è stato riscattato dal Lipsia. Gli investimenti complessivi sui cartellini ammontano a 114,5 milioni a fronte di introiti da 47: dobbiamo considerare i soldi entrati anche ex post dal trasferimento di Frattesi dal Sassuolo all’Inter e di Calafiori dal Bologna all’Arsenal, perché la Roma ha beneficiato della percentuale sulla rivendita. Il saldo negativo si aggira dunque sui 67,5 milioni. Ma occorre sottolineare che la coppia Souloukou-Ghisolfi, cedendo 14 giocatori, ha abbassato il monte ingaggi di circa 30 milioni. Quindi il percorso di ristrutturazione finanziaria, sperando che gli investimenti effettuati acquisiscano valore nel tempo, procede spedito nella direzione indicata dai Friedkin. Il ritorno in Champions League dopo sei anni potrebbe rappresentare finalmente il punto di equilibrio perfetto. Ma questo dipenderà da De Rossi e dalla squadra. 

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