SUPERLEGA VICINA: 4 SLAM E 10 MINI. PIù SOLDI A TUTTI E MENO MATCH

Quando il presidente della Federtennis Angelo Binaghi dice che vuole portare uno Slam a Roma, non sta affatto scherzando. Nulla è immutabile nello sport business moderno, e con gli arabi alle porte che spingono per entrare a colpi di miliardi di dollari era ovvio che qualcosa si stava muovendo anche nel tennis. E così, come anticipato qualche settimana fa dal Giornale, i quattro tornei del Grande Slam - per evitare pericolose fughe in avanti - hanno lavorato in questi mesi per portare Atp e Wta dalla propria parte, col risultato che la Superlega delle racchette è quasi pronta.

L'indiscrezione, rilanciata da The Athetics, è basata sulle rivelazioni di una fonte che ha partecipato alle riunioni intercorse negli ultimi due weekend: tra organizzatori a Londra e poi con giocatori e agenti a Madrid. E alla fine ecco quello che potrebbe chiamarsi «Premium tour», con i 4 tornei del Grande Slam fondersi con 10 mini Slam «combined» (cioè con donne e uomini insieme), più un evento a squadre finale: 15 appuntamenti in tutto, con l'obbiettivo di far giocare di meno i giocatori e farli guadagnare di più. Perché i 4 Major, infatti, si tasserebbero prelevando una percentuale dai propri ricchissimi incassi dai diritti Tv, per far sì di raddoppiare i prize money dei Top 300 uomini, quadruplicare quelli delle prime 300 donne, portare il montepremi dei tornei alla stessa cifra per entrambi i circuiti e dare anche tra le 6 e le 8 settimane di riposo ai tennisti a fine anno. Una vera rivoluzione, insomma, già in rampa di lancio per il 2025 e in cui, ovviamente, Roma è ampiamente dentro. Gli arabi, invece, ancora non si sa (ma volete scommettere?), e soprattutto resta una domanda: che fine faranno gli altri tornei?

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