TSITSIPAS IN CAMPO CON IL GENOA PER IL RISCALDAMENTO: TIFOSI IN DELIRIO PER LE SUE PUNIZIONI

Un’ospite d’eccezione ha guidato il Genoa nel riscaldamento prima della partita contro la Roma: Stefanos Tsitsipas è sceso in campo assieme ai rossoblu al Ferraris per un giro d’onore con addosso la maglia della sua squadra del cuore. Un incrocio particolarmente strano ma che in realtà fa parte del passato del tennista che è da sempre un grande appassionato di calcio, il primo sport mai praticato nella sua vita. Il legame con il Grifone è fortissimo e anche i tifosi lo hanno accolto come uno di loro. Il greco non ha fatto soltanto il classico giro di campo, ma ha partecipato all’allenamento assieme ai giocatori mettendo in mostra anche le sue qualità nei tiri in porta.

Tsitsipas si allena con il Genoa

Sotto lo sguardo attento di Gilardino in panchina anche Tsitsipas si è cimentato nel riscaldamento, quasi come se dovesse scendere in campo anche lui contro la Roma. Ma ovviamente lo ha fatto a modo suo: dopo il giro di campo in cui ha salutato tutti i tifosi presenti allo stadio, il tennista ha imbracciato la racchetta e ha aiutato i portieri a scaldare i guantoni lanciandogli le palline da tennis.
Un gioco simpatico che ha presto lasciato spazio ai veri tiri in porta, come si fa di consueto nei riscaldamenti. Il greco ha giocato a calcio da adolescente e non si è tirato indietro quando gli hanno chiesto di scaldarsi calciando qualche calcio di punizione: il tocco da calciatore c’è tutto e a ogni gol segnato tutta la curva ha esultato per lui sventolando le bandiere del Genoa.

Il tifo per il Genoa

Ma perché Tsitsipas ha scelto proprio il Genoa per questa particolare esperienza? Ai microfoni di DAZN ha spiegato i motivi che lo legano al Grifone, un club che segue sempre da appassionato e che oggi ha avuto l’occasione di guardare dal vivo in tribuna: “Sono molto contento di essere qui e dell’invito del Genoa. Sono contento di godermi i migliori tifosi del mondo. Ho iniziato ad amare il Genoa giocando alla Playstation con mio padre, mi sono affezionato ai suoi colori ed al suo logo. Ed ora mi piace continuare a seguirla e vederla giocare. È stato un momento piuttosto memorabile condividere qualche tiro e allenarmi con i giocatori. Ho giocato a calcio fino ai 12 anni prima di dedicarmi al tennis”.

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