UNA ECLISSI DI LUNA ROSSA. INCUBO RIMONTA AMERICANA TRA GIURIE DA CIRCOLO E GUAI

Che giornata cominciata al mattino con una atmosfera presa a prestito da uno scritto di Goethe: Sturm und Drang. Nuvole nere sul mare, vento instabile. Pochi presagi positivi se non l'obbligo di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Invece... Luna Rossa Prada Pirelli ha perso malamente due regate contro American Magic che adesso incombe con un solo punto di distacco. Dal meraviglioso 4 a zero a uno striminzito 4 a 3. Una rimonta che gli americani ci hanno già dimostrato di saper fare nel lontano 2013 e di cui proprio Tom Slingsby era stato protagonista.

Oggi sono in programma le due regate definitive e se ci sarà il vento giusto a sera avremo il secondo finalista della Louis Vuitton Cup. Ieri infatti Ben Ainslie con Ineos Britannia si è assicurato la finale battendo Alinghi Red Bull Racing, non senza qualche momento di tensione. Alinghi ha vinto la prima delle due regate tenendo il gioco aperto in condizioni marginali. Dice Ainslie: «Incontrare Alinghi ci è servito a capire cosa fare in condizioni di vento moderato, che è il nostro punto debole». Dalla parte di Alinghi Pietro Sibello spiega: «Sapevamo di non essere tra i favoriti, questa sera ci rilassiamo con una bella festa e domani cominceremo a riflettere sul futuro. Il nostro obiettivo è comunque centrato: aver imparato». Alinghi dovrebbe partecipare di nuovo: molti ragazzi hanno contratti che li legano a due edizioni della Coppa. L'incognita è quali cambiamenti vorrà portare il vincitore, se sarà interessante e sostenibile la partecipazione.

Ma torniamo su Luna Rossa Prada Pirelli: cosa succede? La prima regata di ieri era stata condotta molto bene da Checco Bruni e Jimmy Spithill che si sono destreggiati tra le macchie di vento conservando il volo quando gli americani lo avevano perso. Una regata che forse non doveva esistere, che andava fermata perché troppo irregolare. Invece il Comitato ha deciso di accorciarla proprio quando gli americani erano in testa trasformandola in una lotteria che va bene per le regate di circolo ma non per la Coppa America, dove si gioca una partita, anche economica, importante.

Nella seconda regata Luna Rossa ha giocato tutte le proprie carte al meglio ma, proprio quando era in testa si è rotto il trasto della randa, ovvero il carrello su cui si muove una delle estremità della vela più grande. «Il carrello si è strappato ha detto Andrea Tesei è tutto riparabile e abbiamo i pazzi di ricambio. Gli americani ci hanno rimontato dei punti ma siamo pur sempre quelli che hanno battuto tutti i team e non abbiamo soggezione. Vogliamo portare a casa questo ultimo punto». Le buone notizie arrivano dal team dei giovani condotto da Marco Gradoni e Gianluigi Ugolini, saldamente in testa alla Unicredit Youth America's Cup.

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