MOTOGP 2024. GP D'OLANDA. PAOLO CAMPINOTI SPIEGA L'ADDIO A DUCATI E IL PASSAGGIO A YAMAHA: "HANNO PREFERITO CRISTIANO RONALDO (MARC MARQUEZ) A JORGE MARTIN"

L'ufficialità è arrivata dopo settimane di speculazioni, al termine del venerdì del Gran Premio di Assen: Pramac saluta Ducati e dal 2025 sarà il secondo team ufficiale Yamaha. Si tratta di un contratto dalla formula 2 + 5 anni, con eventuali sviluppi per un team di Moto2. Le parole di Paolo Campinoti ai microfoni Sky sono le prime dopo la pubblicazione del comunicato stampa ufficiale. 

"Da una parte sono molto felice perché andiamo con una delle case più importanti del motomondiale, che ha vinto 17 mondiali, il che è positivo", commenta il proprietario del team Pramac, senza nascondere però l'amarezza della fine del rapporto con la casa di Borgo Panicale. "Dall'altro si interrompe una storia professionale, anche d'amore, con la Ducati: sono molto dispiaciuto, lasciamo molti ricordi e tante cose che non si possono cancellare con un comunicato stampa. Siamo arrivati a questa situazione per una serie di circostanze: il team è molto cresciuto, negli anni abbiamo ricevuto molte offerte da altri costruttori che non abbiamo preso in considerazione, rimanendo fedeli al progetto. Purtroppo con le ultime scelte che Ducati ha fatto mi sembra di percepire che hanno cambiato priorità sposando un altro progetto, hanno preso il "Cristiano Ronaldo" rinunciando alla squadra". 

"Il nostro progetto era crescere i giovani, creare un percorso per portare al successo piloti come Bagnaia, Iannone", continua Campinoti. "Questa scelta ci ha lasciato spiazzati, così abbiamo ascoltato le sirene esterne con la convinzione che Ducati stesse andando in un'altra situazione. È mancata la prospettiva: la scelta di non prendere Martin, che è in testa al mondiale, è una scelta che non condividiamo. Il "Cristiano Ronaldo" ha portato a delle conseguenze"

Campinotti ripercorre i 20 anni passati con la Ducati: "La sensazione è che quando siamo arrivati noi nessuno voleva stare con Ducati: abbiamo fatto un lavoro molto importante ed intenso che ci ha cresciuti insieme professionalmente e personalmente. Con Dall'Igna ho un gran legame di amicizia, questo mi ha tenuto in dubbio fino all'ultimo se accettare o meno: non riesco a dividere l'aspetto professionale da quello sentimentale, poi oggettivamente, nonostante l'affetto, non c'erano più i presupposti. Quando è stato scelto Marquez al posto di Martin ho capito che non c'era più bisogno di un junior team e non mi sono più sentito parte integrante del progetto". 

In collaborazione con Moto.it

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